Con Elia e Gioele preziosi sono i viaggi in auto per portarli a scuola e anche il momento in cui li addormento; visto che sono legati al seggiolino della macchina o stesi a letto pronti per dormire, è possibile parlare con calma e fare in modo di aver un dialogo costruttivo.
Ieri sera erano un po’ irrequieti e non volevano addormentarsi..forse anche perché erano le 20.15 quando ho chiuso la luce… eh sì li metto a letto presto che fa bene alla salute.
Per aiutarli a prendere sonno ho raccontato loro che quando ero bambina, prima di addormentarmi, immaginavo qualcosa di bello perché così mi nutrivo di una piacevole sensazione:
“Sapete che alla vostra età per addormentarmi immaginavo di parlare con un bambino che mi piaceva tanto? Immaginavo anche di dargli la mano…provate anche voi!”
E Gioele mi risponde: “Mamma, non ti offendere ma se devo immaginarmi qualcosa di piacevole io mi immagino allo stadio di San Siro…non di dare la mano ad una femmina!”
“Ecco bravo immaginati quello che vuoi e dormi!”
Spero abbiano capito cosa intendevo. Ritornerò presto sull’argomento con loro per approfondire la spiegazione…
Possiamo nutrirci di ciò che ci manca
Di fatto, a distanza di molti anni posso dire che già da bambina avevo colto qualcosa di molto importante: possiamo nutrirci di ciò che ci manca.
Se osserviamo bene, infatti, cosa cerchiamo nel mondo là fuori?
Una sensazione.
Vogliamo sentirci amati, stimati, accolti, vogliamo sentirci liberi. Ma detto cosi ci confonde, diciamolo meglio: vogliamo sentire nel corpo quella sensazione, che sembra quasi una sostanza, che chiamiamo accoglienza, amore, stima, libertà.
Il grande fraintendimento è credere che gli altri abbiano il potere di creare in noi quelle sensazioni/sostanze, quando invece quel potere è solo dentro di noi e quindi può essere generato da noi in modo consapevole.
Se immaginate di accarezzare un gattino o un cucciolo di cane che sensazione/sostanza si crea in voi?
Se immaginate di abbracciare una persona che amate che sensazione/sostanza sentite? Se immaginate un essere di luce che vi soffia sul cuore cosa percepite nel corpo?
Da dove viene quella sensazione/sostanza? Non certo da qualcuno là fuori, perché l’abbiamo solo immaginato. Quindi è chiaro che abbiamo il potere di creare quella sostanza indipendentemente da cosa accada fuori.
Certo, sembra difficile perché non siamo stati educati a farlo, ma è solo questione di comprendere bene come funziona e allenarsi.
Puoi creare e nutrirti della sensazione che ti manca, tutto é in te
“Puoi creare e nutrirti della sensazione che ti manca, tutto é in te”; è questo che cerco di insegnare ai miei 4 figli.
Ovviamente piano piano e rispettando i tempi di ognuno, così che imparino a riconoscere la direzione della libertà, lasciando andare quella dell’attaccamento.
Quando saranno consapevoli del loro potere creativo, sapranno riconoscere nella parola responsabilità, non un dovere pesante ma la fonte di una libertà sempre più grande.
Che possiate, sotto l’albero, ritrovare quella capacità, forse sopita, di nutrirvi di ciò che vi manca!
Buon Natale.