Alle 6.30 di una afosa giornata estiva, vorrei dormire almeno fino alle 7.30 ma mi scappa la pipì. So che se mi sveglio troppo non riuscirò a riaddormentarmi, così apro appena appena gli occhi per provare a raggiungere il bagno. Devo far finta che sia solo un sogno così da far credere alla mia mente che sto ancora dormendo.
Tuttavia, come apro un occhio, vedo la lupa che mi fissa dalla vetrata ai piedi del letto e spiaccicando il muso umido sul vetro, mi fa capire che vuole entrare. I suoi occhi nei miei e so già che mi sta dicendo: “Se non mi fai entrare subito vado alla finestra della camera dei bambini e gratto finché non mi aprono loro”.
“Nooo ti prego, se si svegliano quei due è finita! Addio sonno, addio 7.30, addio svegliarmi con calma!”
Così la faccio entrare e felice, porta il buon giorno a me e a mio marito sbavandoci tutto ciò che, del nostro corpo, arriva all’altezza della sua lingua.
Mio marito sta ancora dormendo quindi il buongiorno di Shari gli arriva direttamente in faccia.
Ecco, ormai non mi riaddormenterò più…quindi, dopo la pipì, mi rimetterò comunque di nuovo a letto per stare semplicemente lì. Sveglia ma ancora lì. A letto. Fino alle 7.30.
Una porta però si apre; Elia e Gioele entrano di corsa in camera nostra, già vestiti e lavati.
Elia: “Ehi muovetevi che vi stiamo aspettando per giocare a Monopoli!”
Monopoli? Mi viene allora in mente che, il giorno prima, ci avevano chiesto di giocare con loro e noi avevamo risposto, per cercare di depistarli:
“Magari domani..”
Ecco, ci hanno preso alla lettera.
Dico ad Elia: “Elia, ma lo vedi che sono ancora a letto e sono le 6.45?”
Elia quasi sussurrando: “Mamma dai dai, sai che tbcshi ?”
Io: “Eeee?”
Elia: “APPAIAIEEEE!!!!”
Perché riescono comunque a conoscere tutte le stronzate del web pur non avendo un cellulare? Perché???
Gioele con occhi compassionevoli si avvicina abbracciandomi e mi dice piano:
“Povera mamma… Elia smettila, dai, vero mamma diglielo che shticsl…”
Io: “Eee? Che hai detto?”
Gioele e Elia insieme urlando ancora più forte di prima: “APPAIAIEEEE!!!!!!”.
Buongiorno bambini, buongiorno cane, buongiorno marito, buongiorno figli grandi…anzi no, voi dormirete fino a mezzogiorno almeno.
Il mio piano quindi cambia; non è più cercare di dormire ancora, ma passa direttamente e velocemente al caffè.
Vorrei berlo da sola, in silenzio, senza Appaiaie, senza scoregge di cane, senza richieste di alcun tipo. Solo un minuto di silenzio ancora aspettando che la caffeina faccia effetto.
Per cui, mi chiudo a chiave in bagno a bermi sto caffè, seduta sulla sedia colma di vestiti. E mi assaporo quel breve istante.
E in quel minuto di silenzio, respiro, espando la mente, accolgo tutto, nel mio cuore e visto che, anche il tempo è un’illusione, lo vivo così intensamente, da far divenire quell’istante, un’ora, quell’ora di riposo che avrei voluto, a letto. In silenzio. Ad ascoltare i movimenti dell’essere, a contemplare l’esistenza. In silenzio.
Ecco quindi, che dopo il mio caffè, dopo l’ora in più di riposo, apro la porta del bagno; ora sono pronta per giocare tre ore a Monopoli.
Elia e Gioele: “Mammaaaa!!!! Dove sei???”
E rispondo. “Sono kfneos,….”
Elia e Gioele: “Eeeee???”
La mamma: “APPAIAIEEEEEE!!!!!!”